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Nanni Moretti fa i conti con il "sol dell'avvenire" mai sorto
Nanni Moretti fa i conti con il "sol dell'avvenire" mai sorto

Articoli di Cultura e spettacoli


Nell'ultima opera di Nanni Moretti sogni non realizzati e un omaggio al Cinema.


  08 Maggio 2023 - 20:08




“Il sol dell’avvenire”, si intitola l’ultimo film del regista Nanni Moretti, uscito nelle sale italiane dal 20 aprile. La pellicola si è portata si è già portata a casa la presenza in concorso al Festival di Cannes che si aprirà a metà maggio e incassi in Italia per tre milioni di euro alla scorsa settimana, secondo i dati citati dalla Federazione italiana cinema d’essai.

 

Un film sul cinema e un film sul duro scontro fra il sogno e la realtà (quello degli ideali comunisti). Giovanni (Nanni Moretti) è un regista impegnato nella realizzazione del suo nuovo film, incentrato sulla vicenda di un segretario di un circolo romano del Partito comunista  e redattore dell’Unità (interpretato da Ennio, interpretato da Silvio Orlando) e sulla reazione alla repressione della rivolta in Ungheria da parte delle truppe sovietiche nel 1956. La moglie di Ennio, a differenza del marito, solidarizza immediatamente con l’Ungheria. Anche Giovanni è alle prese con la relazione in declino con la moglie Paola. Giovanni, prendendo atto del fallimento della sua relazione, stravolge il finale del suo film: il segretario politico, non si impicca più, ma sposa la causa della moglie e riuscirà con altre persone a far cambiare la linea del Pc. L’Unità del giorno dopo titolo in prima pagina: “Unione sovietica addio!”. Nel cast, oltre allo stesso Moretti e Orlando, fra gli altri Margherita Buy nel ruolo di Paolo (moglie di Giovanni), Renzo Piano e Corrado Augias nel ruolo di sé stessi, il ticinese Teco Celio nel ruolo dello psicanalista. Finale felliniano con la sequenza finale di la “Dolce vita” e il cast del film che marcia in festa lungo via dei Fori Imperiali. “Il cinema non si fa solo per compiacersi di raccontare una brutta realtà. Il cinema si fa anche per sognare una bella e diversa realtà. Questi sono i sentimenti con cui nasce questo film”, ha detto Nanni Moretti intervistato dal Corriere della Sera.

“Il sol dell’avvenire”, si intitola l’ultimo film del regista Nanni Moretti, uscito nelle sale italiane dal 20 aprile. La pellicola si è portata si è già portata a casa la presenza in concorso al Festival di Cannes che si aprirà a metà maggio e incassi in Italia per tre milioni di euro alla scorsa settimana, secondo i dati citati dalla Federazione italiana cinema d’essai.

 

Un film sul cinema e un film sul duro scontro fra il sogno e la realtà (quello degli ideali comunisti). Giovanni (Nanni Moretti) è un regista impegnato nella realizzazione del suo nuovo film, incentrato sulla vicenda di un segretario di un circolo romano del Partito comunista  e redattore dell’Unità (interpretato da Ennio, interpretato da Silvio Orlando) e sulla reazione alla repressione della rivolta in Ungheria da parte delle truppe sovietiche nel 1956. La moglie di Ennio, a differenza del marito, solidarizza immediatamente con l’Ungheria. Anche Giovanni è alle prese con la relazione in declino con la moglie Paola. Giovanni, prendendo atto del fallimento della sua relazione, stravolge il finale del suo film: il segretario politico, non si impicca più, ma sposa la causa della moglie e riuscirà con altre persone a far cambiare la linea del Pc. L’Unità del giorno dopo titolo in prima pagina: “Unione sovietica addio!”. Nel cast, oltre allo stesso Moretti e Orlando, fra gli altri Margherita Buy nel ruolo di Paolo (moglie di Giovanni), Renzo Piano e Corrado Augias nel ruolo di sé stessi, il ticinese Teco Celio nel ruolo dello psicanalista. Finale felliniano con la sequenza finale di la “Dolce vita” e il cast del film che marcia in festa lungo via dei Fori Imperiali. “Il cinema non si fa solo per compiacersi di raccontare una brutta realtà. Il cinema si fa anche per sognare una bella e diversa realtà. Questi sono i sentimenti con cui nasce questo film”, ha detto Nanni Moretti intervistato dal Corriere della Sera.




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