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La vignetta che fa arrabbiare Governo e opposizione (alla satira)
La vignetta che fa arrabbiare Governo e opposizione (alla satira)

Articoli di Cultura e spettacoli


Fa discutere in Italia la Vignetta pubblicata dal Fatto sulla "sostituzione etnica". Critiche da esponenti vicini al al governo, ma non solo.


  21 Aprile 2023 - 12:33




Superati i “limiti” della satira? Ha suscitato varie reazioni critiche in Italia una vignetta pubblicata da Il Fatto Quotidiano, giornale diretto da Marco Travaglio, l’altro ieri.

 

Il tutto nasce dalle parole del ministro Francesco Lollobrigida in merito alla “sostituzione etnica”, teoria, particolarmente in voga fra l’estrema destra di Europa e Stati Uniti, secondo cui, in sostanza, l’immigrazione sarebbero invasioni volte a sostituire le popolazioni autoctone.

 

Il Fatto Quotidiano pubblica mercoledì una vignetta di Natangelo, intitolata: “Obiettivo incentivare la natalità. Intanto, a casa Lollobrigida…”. È disegnato uomo di origine africana a letto con la moglie del ministro Lollobrigida (e sorella delle premier italiana Giorgia Meloni), dove lui chiede: “E tuo marito?”. Lei risponde: “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”.

 

Apriti cielo. In un post su Facebook Giorgia Meloni si dice inorridita per la “ferocia” contro di lei e la sua famiglia. Seguono Ignazio La Russa, “sconvolto”, gli “schifati” Maria Elena Boschi e Matteo Renzi e molti altri politici più e meno vicini (in particolare dai primi) alla destra al Governo.

 

Fra i commentatori critici alla vignetta anche diversi esponenti non considerabili “meloniani” o vicini alla destra.  Fra cui il giornalista Piero Sansonetti, che dopo aver  "distrutto" Liberazione, aver fallito "Gli Altri" e aver diretto, prima di Renzi, "Il Riformista", ora da direttore in attesa di una prossima chiusura del "L'unità" si scaglia contro la satira e a sostegno della famiglia Meloni.  E poi Alfredo D’Attorre, già parlamentare di provata fede dalemiana (D'Alema quando dirigeva L'unità negli anni '80 chiuse l'inserto satirico "Tango" diretto da Sergio Staino). Beatrice Lorenzin (passata alla storia come peggior ministro della sanità italiana assieme a Roberto Speranza. Colei che ha impedito di frequentare le scuole elementari a tutti i bambini che non si fossero vaccinati contro il morbillo) pure ha definito la vignetta “sessista e disgustosa”.

 

Più contenuto (per non dire nullo) il numero di coloro che hanno pubblicamente espresso riprovazione per la teoria della “sostituzione etnica”.

Superati i “limiti” della satira? Ha suscitato varie reazioni critiche in Italia una vignetta pubblicata da Il Fatto Quotidiano, giornale diretto da Marco Travaglio, l’altro ieri.

 

Il tutto nasce dalle parole del ministro Francesco Lollobrigida in merito alla “sostituzione etnica”, teoria, particolarmente in voga fra l’estrema destra di Europa e Stati Uniti, secondo cui, in sostanza, l’immigrazione sarebbero invasioni volte a sostituire le popolazioni autoctone.

 

Il Fatto Quotidiano pubblica mercoledì una vignetta di Natangelo, intitolata: “Obiettivo incentivare la natalità. Intanto, a casa Lollobrigida…”. È disegnato uomo di origine africana a letto con la moglie del ministro Lollobrigida (e sorella delle premier italiana Giorgia Meloni), dove lui chiede: “E tuo marito?”. Lei risponde: “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”.

 

Apriti cielo. In un post su Facebook Giorgia Meloni si dice inorridita per la “ferocia” contro di lei e la sua famiglia. Seguono Ignazio La Russa, “sconvolto”, gli “schifati” Maria Elena Boschi e Matteo Renzi e molti altri politici più e meno vicini (in particolare dai primi) alla destra al Governo.

 

Fra i commentatori critici alla vignetta anche diversi esponenti non considerabili “meloniani” o vicini alla destra.  Fra cui il giornalista Piero Sansonetti, che dopo aver  "distrutto" Liberazione, aver fallito "Gli Altri" e aver diretto, prima di Renzi, "Il Riformista", ora da direttore in attesa di una prossima chiusura del "L'unità" si scaglia contro la satira e a sostegno della famiglia Meloni.  E poi Alfredo D’Attorre, già parlamentare di provata fede dalemiana (D'Alema quando dirigeva L'unità negli anni '80 chiuse l'inserto satirico "Tango" diretto da Sergio Staino). Beatrice Lorenzin (passata alla storia come peggior ministro della sanità italiana assieme a Roberto Speranza. Colei che ha impedito di frequentare le scuole elementari a tutti i bambini che non si fossero vaccinati contro il morbillo) pure ha definito la vignetta “sessista e disgustosa”.

 

Più contenuto (per non dire nullo) il numero di coloro che hanno pubblicamente espresso riprovazione per la teoria della “sostituzione etnica”.




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