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Van Gogh e Bacon divisi in azioni. Arriva la borsa dei quadri
Van Gogh e Bacon divisi in azioni. Arriva la borsa dei quadri

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Un progetto punta a quotare i quadri in una borsa. Si potranno comprare le “azioni” di grandi capolavori.


  06 Giugno 2023 - 13:02




Opere d’arte “divise” in azioni e quotate come in borsa. La prima sarà “Tre studi per un ritratto di George Dyer”, di Francis Bacon, venduto all’asta da Chrystie’s nel 2017 per 52 milioni i dollari. Il progetto di “democratizzazione” (o finanziarizzazione) dei grandi capolavori dell’arte è stato lanciato da Artex MTF, fondata dall’ex banchiere di Bnp Paribas, Bank of America e Ubs, Yassir Benjelloun-Touimi, assieme al principe del del Liechtenstein Venceslao, e che si propone di essere una vera e propria borsa delle opere d’arte. Si tratta di una “borsa regolamentata”, in cui si potranno comprare quote di grandi capolavori dell’arte, suddivisi in azioni del valore di 100 dollari, come si legge su La Stampa, secondo Benjelloun-Touimi.

 

Nel corso della presentazione del progetto al Victoria and Albert Museum di Londra è stata annunciata la prima operazione: il trittico di olio su tela di Bacon, appunto. L’opera sarà divisa in 385 mila azioni, pari a circa il 70% del suo valore di mercato. L’operazione, una sorta di ipo (offerta pubblica iniziale) sarà fatta da Art Share 002, società con sede in Lussemburgo, e curata da Rotschild. Il pubblico potrà accedere alle quote tramite banche e broker, comprando le azioni a 100 dollari l’una.

 

“La gente cerca alternative a obbligazioni e azioni durante i periodi di inflazione”, ha spiegato Benjelloun-Touimi su Bloomberg Tv. L'arte “può preservare il potere d'acquisto dei risparmi”.

 

Quella di Bacon dovrebbe essere solo la prima delle opere che Artex intende quotare. Fra le prossime dovrebbe pure esserci un Van Gogh e la “borsa” punta a quotare almeno quattro opere quest’anno.

Opere d’arte “divise” in azioni e quotate come in borsa. La prima sarà “Tre studi per un ritratto di George Dyer”, di Francis Bacon, venduto all’asta da Chrystie’s nel 2017 per 52 milioni i dollari. Il progetto di “democratizzazione” (o finanziarizzazione) dei grandi capolavori dell’arte è stato lanciato da Artex MTF, fondata dall’ex banchiere di Bnp Paribas, Bank of America e Ubs, Yassir Benjelloun-Touimi, assieme al principe del del Liechtenstein Venceslao, e che si propone di essere una vera e propria borsa delle opere d’arte. Si tratta di una “borsa regolamentata”, in cui si potranno comprare quote di grandi capolavori dell’arte, suddivisi in azioni del valore di 100 dollari, come si legge su La Stampa, secondo Benjelloun-Touimi.

 

Nel corso della presentazione del progetto al Victoria and Albert Museum di Londra è stata annunciata la prima operazione: il trittico di olio su tela di Bacon, appunto. L’opera sarà divisa in 385 mila azioni, pari a circa il 70% del suo valore di mercato. L’operazione, una sorta di ipo (offerta pubblica iniziale) sarà fatta da Art Share 002, società con sede in Lussemburgo, e curata da Rotschild. Il pubblico potrà accedere alle quote tramite banche e broker, comprando le azioni a 100 dollari l’una.

 

“La gente cerca alternative a obbligazioni e azioni durante i periodi di inflazione”, ha spiegato Benjelloun-Touimi su Bloomberg Tv. L'arte “può preservare il potere d'acquisto dei risparmi”.

 

Quella di Bacon dovrebbe essere solo la prima delle opere che Artex intende quotare. Fra le prossime dovrebbe pure esserci un Van Gogh e la “borsa” punta a quotare almeno quattro opere quest’anno.




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